Con il ko ad Empoli il punto più basso. Società, Sousa e giocatori, nessuno si senta esente da colpe

10.04.2016 21:09 di  Luciana Magistrato  Twitter:    vedi letture
Con il ko ad Empoli il punto più basso. Società, Sousa e giocatori, nessuno si senta esente da colpe
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© foto di Federico De Luca

La Fiorentina non sa più vincere, questo è certo. Il 2-0 -Pucciarelli e Zielinski i marcatori- rimediato al Castellani (dove la squadra viola non perdeva da trenta anni) è il punto più basso della stagione visto che da quel match point mai sfruttato contro la Lazio per diventare campione d'inverno la Fiorentina ha scalato la classifica verso il basso fino al quinto posto attuale; solo la discontinuità delle altre squadre ha evitato che accadesse prima o che la discesa fosse ancora più in basso. E il dato più negativo è che, ormai da sette partite (Londra compresa), non solo non si vince, ma non si riescono a comprendere le cause e a risolverle. Qualcuno dirà che è colpa della società, altri dell'allenatore, altri ancora dei giocatori che fenomeni, come si pensava all'inizio, forse non erano.

Io parto da un presupposto. Un professionista, allenatore o giocatore che sia, non ha alibi quando affronta una partita. Semmai, glieli dà chi riconosce che la società non ha lavorato al meglio per assecondare le esigenze di un gruppo che per tre mesi ha fatto il massimo. Ed io sono tra queste persone. Ritengo che la società si sia comportata da club dilettantistico, facendosi prendere per le mele da inizio stagione da ogni tipo di giocatore (dall'egiziano irriconoscente, dal talentuoso ragazzotto serbo, da Benalouane e il Leicester), mostrando i suoi limiti nel comprare magari poco (e con poco) ma bene e nel dare ad un tecnico quello che chiede e non giocatori a casaccio. Lo spezzone di kone oggi per esempio è positivo ma a cosa serva ancora non si è capito, così come- ormai è un refrain-  non è arrivato il difensore chiesto. Degli altri tre acquisti (mettiamoci anche Costa che ha giocato spesso titolare) non si può parlare male, ma da quando ci sono i risultati non sono certo migliorati.  Inoltre non è ancora chiaro quali dei dirigenti che seguono tutti i giorni la squadra e il tecnico resteranno, contribuendo ad un senso di abbandono precoce, visto l'obiettivo ancora da centrare (quale è ancora da chiarire poi). E fin qui abbiamo parlato dell'incapacità della società di assecondare i sogni dei tifosi e di un gruppo che aveva tirato fuori il meglio di se stesso.

Ma tre mesi da leoni possono bastare a lasciare allenatore e gruppo esenti da colpe, soprattutto se gli altri quattro-cinque li vivi da pecore? Non credo proprio. La cena con i russi imputata a Sousa non si può provare è vero ed anche se ci fosse stata non è detto che abbiano parlato di un ingaggio per il futuro ma certo è che il tecnico, impeccabile nell'atteggiamento e nella comunicazione finora, ora qualche dubbio lo lascia, con impennate di orgoglio contro i giornalisti e 'supercazzole' senza arrivare al dunque. Tra l'altro si parla di emissari dello Zenit a cena e poi ti ritrovi il ds al Castellani che, però, non ha voluto parlare con i giornalisti. Insomma la presenza di Van Stee non conferma nulla sia chiaro (sembra però che fosse qui per il tecnico e per alcuni giocatori sia viola che dell'empoli) ma qualche dubbio, ripeto, lo lascia. Siamo così sicuri che Sousa non sia distratto da sirene magari straniere, visto che finora non mi sembra sia stato mai troppo a lungo nello stesso campionato? Eppure la serie A sembrava affascinarlo all'inizio, come sia possibile che non ci tenga più a far bene, a cercare e trovare soluzioni ai problemi della squadra nella rosa che si ritrova, senza continuare a pensare al difensore mai arrivato (anche se Basanta, che proprio lui ha voluto mandare via, ora avrebbe fatto comodo e intanto ci sarebbe stato)? Possibile non voglia riprendere in mano una squadra che invece sembra sfuggirgli tra fasce tolte a chi forse il capitano lo sapeva fare bene (come mai oggi non si è presentato l'attuale a scusarsi per la figura indegna e ci hanno messo oltre un'ora per decidere chi mandare?), prese di posizioni esagerate verso Sepe reo di uno sfogo inopportuno e manie varie? Sperando che stasera Sepe, tra l'altro allo stadio con il figlio, non stia festeggiando ad Empoli (dove vive) con gli ex compagni. Senza parlare dell'incapacità di trovare alternative ad un sistema di gioco in cui Kalinic la butta dentro (visto che ora non ce la butta tanto che viene il dubbio che quello visto nel 2015 era al di sopra del suo valore effettivo) quando a lungo abbiamo elogiato la Fiorentina come cooperativa del gol? E siamo sicuri infine che fisicamente i giocatori stiano veramente bene quando a tutti sembrano cotti (almeno quelli che hanno tirato la carretta per tutto il 2015, come Bernardeschi e Kalinic)?

I giocatori appunto... Se fosse un problema di testa sarebbe grave, perché a febbraio-marzo non si può mollare così, sono la professionalità, il rispetto per i tifosi e la città e lo stipendio ad impedirlo. Il problema a mio avviso è che di giocatori in grado di prendere la squadra sulle spalle e con gli attributi al momento del bisogno ce ne sono pochi, a tratti sembra di vedere una squadra ancora a specchiarsi in quella bella che era e scaricare, grazie agli alibi, le colpe del flop attuale sugli altri (società, mercato...). Beh, io mi aspetto che si sveglino e capiscano che quella bellissima squadra (alcuni tra l'altro sono gli stessi dell'impresa con la Juve, delle vittorie strepitose a Milano e a Roma) ha lasciato il posto a quella brutta capace di perdere il derby e far resuscitare l'Empoli (in crisi solo di risultati ben inteso) dopo 30 anni (o 19 se si considera un ko interno). Io mi aspetto che posino lo specchio e ripartano da qui, dal punto più basso toccato (come ha riconosciuto anche Borja Valero), con umiltà, sacrificio e rispetto di chi magari ha rinunciato alle vacanze per seguirli oggi come a Moena. E lo capisca anche l'allenatore invece di prendersela con chi scrive delle cene (che poi vorrei sapere quanti dei suoi giocatori l'hanno per distrarsi così tanto), perché rispetto al suo predecessore che qualche impresa l'ha compiuta (rileggi qualche riga sopra) per ora sta facendo peggio su tutti i fronti, se la squadra dovesse chiudere in questa posizione.