Con la Lazio pagato il turnover forzato, ora resettare la sconfitta e rischiare tutti i titolari contro la Roma

10.03.2015 22:08 di Leonardo Petri Twitter:    vedi letture
Con la Lazio pagato il turnover forzato, ora resettare la sconfitta e rischiare tutti i titolari contro la Roma
© foto di Federico De Luca


La sconfitta di Roma contro la Lazio ci poteva stare, in quanto arrivata nel bel mezzo di un ciclo di ferro e con la Fiorentina, ancora una volta, falcidiata dagli infortuni. Il 4-0 oggettivamente rappresenta un punteggio addirittura stretto alla squadra di Pioli e questo, dal punto di vista della Fiorentina, ci può stare un po' meno perché una squadra che ambisce a diventare grande certe imbarcate dovrebbe saperle evitare, e parlo del gioco non del risultato. Per questo alla vigilia della gara di coppa contro l'altra romana vorrei sottoporre all'attenzione di chi ha la bontà di leggermi alcune considerazioni. In primis la rosa. Continuo a pensare che non sia sufficientemente importante per riuscire a reggere l'urto di tre manifestazioni a così alto livello e, inevitabilmente, qualcosa sei costretto a lasciare lungo la strada. Il problema è se lo fai non per turnover naturale ma per defezioni del gruppo. Badelj, ad esempio, è un giocatore in grande crescita, mi sono piaciute quasi tutte le sue uscite nell'ultimo mese ma se è costretto a giocare ogni tre giorni inevitabilmente paga. Pizarro ha trentaquattro anni, Borja Valero comincia ad essere un bel punto interrogativo perché va in panchina e non gioca e, se non può giocare, che ci va a fare in panchina? Kurtic a certi livelli fa estrema fatica, così come Pasqual (soprattutto schierato nella difesa a quattro). E poi davanti, ancora una volta, devi rinunciare al centravanti e non per scelta. Gomez e Babacar sono fuori, Gilardino evidentemente non è pronto e non è in lista europea, manca un punto di riferimento e questa assenza, mi pare di intuire, non dia beneficio neppure alle caratteristiche di Salah che, per inciso, temo inizi a venire marcato da top player, con raddoppi e gabbie intorno a lui. Per fare un esempio, qualcuno ha notato come l'assenza di un centravanti, di Gomez in particolare, abbia allungato la squadra e l'abbia fatta arretrare di molti metri? Per me lunedi sera l'assenza di Gomez si è sentita moltissimo. E poi c'è Diamanti. Dissi che il suo acquisto si sarebbe rivelato inutile e fui aggredito dopo il suo gol all'Atalanta ed, effettivamente, il mio giudizio fu probabilmente troppo severo ma credo di poter dire che Diamanti non sia in grado di incidere in gare giocate oltre un certo ritmo. Può tornare utile contro squadre medio piccole, che si chiudono, rallentano il gioco, fanno ostruzione e, in questi casi, la sua giocate può sempre risolvere. Contro squadre di alto livello, in match intensi, ad alto ritmo sparisce, a dispetto della sua innegabile generosità. C'è da capire se sia solo un problema di condizione e comunque giovedì non potrà esserci in quanto fuori lista. Tutto sommato la difesa, recuperati Savic (che però forse resta in difficoltà fisica) e Basanta è il reparto più affidabile. Cosa fare allora? Resettare la sconfitta contro la Lazio, cercare in ogni modo di recuperare almeno Babacar, sperare che il problema di Savic sia effettivamente marginale, rischiare gli elementi fondamentali contro la Roma, turnover profondo lunedì contro il Milan e giocarsi tutto nel ritorno dell'Olimpico, in attesa del match del Franchi contro la Juve, l'altra partita da non sbagliare assolutamente. Fissare obiettivi e partite e concentrarsi su quelle. Lo ribadisco per l'ennesima volta. Avere la presunzione di pensare  al terzo posto in campionato potrebbe costare alla Fiorentina anche gli altri obiettivi stagionali.