Fiorentina, game over. Questo gruppo ha dato il massimo, ma in modo inaccettabile: quando conta affonda sempre

Game over. Finisce l'avventura europa della Fiorentina e a questo punto credo sia opportuno interrogarsi se non debba finire anche il ciclo triennale targato Montella. Premetto che a mio avviso la squadra ha fatto la stagione che era in grado di fare, due semifinali ed un quinto posto in campionato potrebbero rappresentare il massimo concesso a questo gruppo e le parole di Macia le condivido, il bicchiere è mezzo pieno. Fatte le premesse dico però che il modo è inaccettabile, 5-0 in due gare dal Siviglia, la rimonta subita dalla Juventus, la sensazione che quando conta davvero questa squadra si eclissa, anzi affonda, senza che il comandante Montella riesca a far niente per evitare il tracollo. A partire dalle scelte ma ancora di più dell'atteggiamento. In un mese e mezzo questa squadra è stata capace di cancellare alcune imprese bellissime in una stagione all'insegna di una discontinuità imbarazzante. Della Fiorentina di Montella orma non ci si può fidare: prende gol a grappoli, non dà mai l'idea di avere la gara in pugno, gioca da dio un periodo ma poi non la vede per mesi.  E questo va persino oltre i risultati, oltre lo splendido rendimento esterno, bilanciato dalle pene casalinghe. Il bicchiere è pieno, per andare oltre non servono budget smisurati, centri commerciali o musei a tema, serve una società forte e snella, con uomini di calcio e competenti al timone. Serve che Andrea venga a vivere la sua azienda meno sana 365 giorni l'anno, serve un allenatore integrato con la città, servono due centrocampisti di livello internazionale e due esterni difensivi. Capiremo presto cosa vogliono fare i Della Valle mentre mi interessa poco soffermarmi sulla gara col Siviglia: non ci credeva nessuno e si è visto.