Ora l'Europa League ma per crescere servono forze nuove e personalità a centrocampo. Il club deve andare oltre Pizarro

14.04.2015 12:58 di Leonardo Petri Twitter:    vedi letture
Ora l'Europa League ma per crescere servono forze nuove e personalità a centrocampo. Il club deve andare oltre Pizarro

Il problema della Fiorentina è serio ma al tempo steso relativamente facile da risolvere, ammesso lo si voglia fare. Credo che la stagione viola, ma direi i tre anni di Montella, abbiano detto che la squadra ha fatto il massimo che la rosa a disposizione del tecnico consentiva: due quarti posti, un ottavo di Europa league e una finale di coppa Italia gli anni scorsi, la squadra in corsa di nuovo per il quarto posto finale in campionato, una semifinale di coppa Italia e la possibilità di approdareb almeno alla semifinale di EL quest'anno. Un bilancio più che lusinghiero se ci sommiamo anche l'ottimo rendimento esterno. A questo punto, e lo dico dopo le ultime sonore sconfitte contro Juventus e Napoli serve che i Della Valle, proprietà ricca ed importante, analizzino la situazione e decidano come continuare perchè al termine della stagione, comunque vada, la Fiorentina si troverà di fronte ad un bivio, crescere o ripartire con un nuovo progetto. La forza dell'attuale infatti si esaurirà con la stagione in corso, anche solo per confermarsi a questi livelli nella prossima stagione serviranno energie nuove, per migliorare serviranno invece innesti di livello internazionale, un esterno difensivo (forse due) e due centrocampisti di corsa, gamba e forza. Ma soprattutto di personalità perché nei momenti decisivi servono giocatori abituati a giocare partite importanti, a vincere, ad esibirsi su palcoscenici prestigiosi. Se c'è un limite che ha palesato questa squadra è proprio la scarsa personalità. Il reparto da rinforzare, direi da ricostruire a parer mio è il centrocampo, nasce e muore tutto lì. In coppa contro la Juventus Borja, Mati e Aquilani hanno manifestato chiaramente la propria leggerezza al cospetto della corsa e dei muscoli bianconeri e, nonostante Firenze ne sia innamorata, credo che bisognerebbe andare anche oltre Pizarro, un trentaseienne che, per quanto bravo, condiziona assetto e gioco della Fiorentina. Si misurerà sul livello dei nuovi arrivi la forza e la volontà dei Della Valle di crescere ma su questo ho pochi dubbi perché la proprietà ha speso molto negli ultimi anni, purtroppo ha speso spesso male e non per colpa di Diego e Andrea, bensì di chi si è trovato ad amministrare un  budget notevole. Per questo non sono molto convinto della conferma di Pradè, un gestore di situazioni più che un costruttore di squadre e ancor meno della promozione di Ripa, fino a ieri semplice team manager. E' vero, forse anticipo troppo i tempi, mi si dirà che nel pieno della stagione e alla vigilia della gara impiortantissima di Kiev simili discorsi non sono da farsi ma a questo oppongo che, se ti trovi a giocare la fase decisiva della stagione con un portiere che ha già firmato per un'altra squadra non credo che qualche considerazione sul futuro possa stravolgere chissà quale equilibrio. Avrei anche qualche nome per i prossimi rinforzi viola ma, almeno per quelli, aspettiamo il doppio confronto con la Dinamo Kiev, un quarto di finale che può aprire le porte della smifinale, obiettivo alla vigilia dell'Europa League affatto scontato.