Panchina d'oro ad Allegri e nel segno del Grosseto. Ma la star è Ranieri. E Stellone la spunta sempre

07.03.2016 23:30 di Luciana Magistrato Twitter:    vedi letture
Panchina d'oro ad Allegri e nel segno del Grosseto. Ma la star è Ranieri. E Stellone la spunta sempre
© foto di Claudio Giovannini

La panchina d'oro premia ancora chi vince lo scudetto e, dunque, per il quarto anno consecutivo è il tecnico della Juventus a vincere il trofeo assegnato dagli allenatori stessi. Così quest'anno ad alzare la panchina d'oro è Massimiliano Allegri. Bravura o fortuna di essere entrato in un meccanismo già vincente? Va riconosciuto che Allegri, con il triplete sfiorato al primo anno di Juventus, ha fatto meglio di chi lo ha preceduto e si è meritato il riconoscimento. Chapeau. Ed è curioso guardare il podio: lui vince con 27 voti, seguito da Pioli (7) e Sarri (4). Tutti allenatori passati dalla panchina del Grosseto del vulcanico Camilli che, è vero, ne ha bruciati talmente tanti che la statistica lo premia ma gli va dato atto che la serie A e la panchina d'oro parlano maremmano. Fuori dal podio Montella che alla Fiorentina ha comunque fatto bene, come Donadoni, che per il lavoro paziente e dignitoso fatto nel Parma, veniva additato come uno dei papabili a vincere. La serie B era una questione tra Castori e Stellone, artefici di due storiche promozioni. E così è stato ma un punto ha fatto pendere la bilancia a favore del tecnico del Frosinone, con buona pace di Castori che chissà se avrà più una tale opportunità. Stellone fa così il bis dopo la panchina d'oro della Lega Pro vinta lo scorso anno spuntandola nel testa a testa con Camplone. Ma a scegliere sono i colleghi e Stellone evidentemente, oltre ai sacrosanti e straordinari risultati ottenuti in questi anni, ha anche la simpatia degli altri tecnici dalla sua parte. Terzo Rastelli, con 2 punti, lo scorso anno all'Avellino. Infine in Lega Pro vince Vivarini con 18 voti, per la promozione con il Teramo, poi retrocesso di nuovo dagli organi di giustizia sportiva. Una vittoria che lo ripaga delle amarezze. Secondo a 12 punti Toscano del Novara e terzo Menichini con 9; chissà se la vittoria a sorpresa sul campo del Cesena di questa sera gli avrebbe dato qualche punto in più, perché si sa si vota la stagione passata ma influiscono molto sul giudizio anche i risultati attuali. L'assemblea degli allenatori è anche un corso di aggiornamento obbligatorio per i tecnici visto che gli assenti (tra questi Sarri e Spalletti) devono comunque recuperare delle ore. C'erano anche tecnici ormai all'estero come Ranieri, grande star della giornata grazie alla incredibile leadership in Premier con il suo "piccolo" Leicester, e Zeman, sempre disponibile a parlare con tutti, che definisce il corso "Un'occasione per rivedere tanti amici in una situazione più rilassata in cui si può anche parlare serenamente lontani dalle tensioni delle partite". In effetti come non notare la "rimpatriata" Montella-Caputo e Montella-Di Francesco? E Sousa-Reja tra i quali c'è grande stima. Per la sua prima volta il tecnico della Fiorentina è rientrato apposta in anticipo dal Portogallo arrivando a metà dell'opera. Riconoscimenti anche per De Biasi, che come ct dell'Albania ha ottenuto il traguardo storico degli Europei, per l'ex tecnico del Napoli Vinicius come "precursore dei tempi" e alla memoria di Vincenzo Cosco, allenatore della Torres scomparso prematuramente lo scorso anno. Tra i docenti del corso organizzato dal settore tecnico, inoltre, David Moyes tecnico scozzese che ha impreziosito le lezioni dall'alto della sua esperienza tra Everton, Manchester e Real Sociedad.

Panchina d'oro stellone
© foto di Corrierespione
Panchina d'oro castori
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Panchina d'oro de biasi
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Panchina d'oro ranieri
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Panchina d'oro mihajlovic e cosmi
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Panchina d'oro
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Panchina d'oro moyes e ranieri
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Panchina d'oro mihajlovic de biasi
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Panchina d'oro sousa e Reja
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Panchina d'oro ad Allegri
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Panchina d'oro Montella e Capuano
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Montella, capuano, di francesco ed oddo
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Panchina d'oro Bisoli e Calori
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