Sousa, Badelj, Sepe... Quante polemiche. Ora sarà il caso di pensare al campo

20.02.2016 00:50 di Luciana Magistrato Twitter:    vedi letture
Sousa, Badelj, Sepe... Quante polemiche. Ora sarà il caso di pensare al campo
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© foto di Federico De Luca

La Fiorentina sta affrontando il mese più impegnativo della stagione tra sedicesimi di Europa League (con il Tottenham secondo in Premier) e le partite con le dirette avversarie in campionato (Inter e, dopo Bergamo, Napoli e Roma). Eppure non c'è stato un giorno, in questo periodo così dispendioso di energie, in cui si sia parlato solo di calcio. Prima ci sono state le polemiche per il mercato tra tifosi e società che hanno coivolto in prima persona anche Sousa sia perché non ha avuto l'obiettivo primario-il difensore- sia perché a volte troppo "ruffiano" da capire che per questa splendida stagione in viola deve dire grazie anche alla società (e la società a lui visti i meriti indubbi del tecnico) e coinvolgerla nel bene e nel male. Poi il caso Zarate e la "sparata" dello stesso Sousa contro il Palazzo, infine i casi Badelj e Sepe. 

Il primo fortunatamente è stato un fuoco di paglia che ha lasciato poca cenere perché le parole del procuratore sono sì state un'accusa alla società (che ha minacciato di portare via Badelj a fine stagione per mancate provvigioni a suo favore da parte del club) ma il giocatore non sembra averne risentito e, a meno di sorprese stile Salah, il contratto prevede ancora una stagione. Inoltre il giocatore, recuperato da un infortunio, è tornato in campo in Europa League dimostrando subito di essere sempre l'uomo in più della Fiorentina e il centrocampista dal quale il gioco di Sousa non può prescindere (anche perchè permette a Borja Valero di giocare più avanzato in realtà) e sembra non aver risentito delle parole poco opportune, soprattutto alla vigilia di una gara importante, del suo agente. 

Dopo la partita ci ha pensato invece Luigi Sepe a creare scompiglio, più a se stesso che alla Fiorentina a dire il vero, con un post su Instagram in cui diceva di aver chiuso la sua esperienza morale con la Viola vista l'esclusione a sorpresa in Europa League (dove gli è stato preferito Tatarusanu). Certo, giocare deve essere l'obiettivo di chiunque ed è apprezzabile che anche lui ci tenga ma i modi sono inaccettabili. Il gruppo viene prima di tutto, il rispetto per i compagni che giocano e le scelte dell'allenatore vengono prima di tutto e gridare la propria insoddisfazione e la chiusura del rapporto "morale" con la Fiorentina sui social e non nello spogliatoio o negli uffici societari non è la strada giusta. La risposta netta e di forza (super multa ed eventualmente rescissione) della società ha forse spiazzato il giocatore che in realtà già pochi minuti dopo (sempre troppo tardi) aveva tolto il post e ha fatto capire a lui e chi lo gestisce di aver fatto la classica "bischerata" corretta in serata con una lettera di scuse, sempre via social. Ancora non sappiamo se basterà a salvarlo, personalmente non lo vorrei fuori rosa perché una squadra che lotta per obiettivi importanti non può affidarsi ad un solo portiere titolare e un ragazzo inesperto dietro provato solo mezz'ora con il Frosinone nel quale ha preso comunque un gol. Non è mancanza di fiducia in Lezzerini ma certo la sua scelta di fare il terzo portiere per due stagioni non aiuta. Insomma non si può proseguire la stagione con un portiere e mezzo e mi aspetto che se ci sarà bisogno di lui Sepe sappia farsi perdonare a dovere tra i pali più che a parole (dove tra l'altro non è molto forte). 

E nel mezzo mettiamoci pure le parole prima del presidente esecutivo Cognigni che ha parlato di un Della Valle amareggiato (dopo che tutti avevano tentato di mascherare l'amarezza con impegni di lavoro) e che sono state come benzina sul fuoco, poi quelle di un consigliere prima del CdA (Paolo Panerai) che sono state apprezzate dai tifosi (che a detta dell'editore devono spiegarsi con Adv e non il contrario) come un calcio negli stinchi.

Apprezzabile invece nel calderone, le spiegazioni del direttore generale Rogg sui numeri del bilancio che non chiariscono del tutto spese e ricavi e che avevano di sicuro più l'intento di ribadire, soprattutto agli scettici, che i Della Valle ci rimettono sempre decine di milioni ogni anno (19 quest'anno) ma per una volta prendiamole come un aspetto positivo.

Insomma, archiviate tutte queste polemiche che distolgono l'attenzione dal campo e creano scompiglio nell'ambiente, parliamo di calcio. Di uno straordinario Bernardeschi, di un sontuoso Borja Valero, di un ritrovato Badelj e di una squadra che, dopo aver tenuto testa se non dominato su una squadra seconda in Premier, domenica va a giocarsi punti importanti in classifica, giovedì ha l'occasione di fare un'impresa e poi sarà ancora lì a giocarsi con le big italiane un posto sul podio della serie A. Sìparliamo di calcio, finalmente, questa straordinaria stagione lo merita.