La società riflette sulla scelta della team manager donna e pensa all'ex Dainelli

03.03.2015 10:52 di  Luciana Magistrato  Twitter:    vedi letture
La società riflette sulla scelta della team manager donna e pensa all'ex Dainelli

La vittoria sull'Inter ha smorzato le polemiche sul cambio sbagliato dalla Fiorentina in occasione dell'infortunio di Tomovic. L'ingresso di Vargas per Aquilani mentre il difensore serbo era ancora a terra ha lasciato la squadra in dieci (essendo l'ultimo cambio). Il mea culpa di Montella "non me ne sono accorto, è colpa mia" dice in sala stampa ma forse qualcuno poteva aiutarlo a capire cosa stava succedendo in quel momento. Ad esempio, il medico intervenuto a soccorrere il giocatore o, come pensano i più, la team manager. Con l'idea che una persona di calcio forse avrebbe valutato meglio la situazione prima di chiedere materialmente il cambio. "Con Ripa non sarebbe successo" è il leit motiv di queste ore. La riprova non c'è, però sta di fatto che un aiuto in più all'aeroplanino sarebbe stato utile. E a proposito di team manager forse anche la società, che ha puntato sulla prima donna in Italia in quel ruolo, sta rivalutando la scelta, visto il poco feeling con lo staff e con la squadra stessa per i quali non è un punto di riferimento e pensando ad un cambio per la prossima stagione. Non con Roberto Ripa, pur rientrato a Firenze tra un viaggio e l'altro a San Francisco per Fiorentina International, proiettato eventualmente verso altri ruoli. La scelta sembra cadere invece su un ex calciatore viola. Diversi i candidati, anche tra i 'vecchietti di casa', ma per ora in pole position sembra esserci Dario Dainelli, già contattato anche in passato, che vedrà scadere il suo contratto con il Chievo a giugno 2016 con l'opzione però per un'altra stagione ma che in caso di retrocessione dei veronesi in. B, a 36 anni potrebbe decidere di chiudere con l'agonismo per tornare a Firenze e iniziare una nuova avventura. Il giocatore è rimasto molto legato alla città (dove ha casa) e alla Fiorentina, se ne andò controvoglia ai tempi di Prandelli, ma vuole tornare. Chissà che a giugno non sia la volta buona.