Skybox del Franchi pagato fior di quattrini dall'imprenditore ma non può offrire il caffè ai giornalisti

16.09.2014 22:34 di  Luciana Magistrato  Twitter:    vedi letture
Skybox del Franchi pagato fior di quattrini dall'imprenditore ma non può offrire il caffè ai giornalisti

"Mi raccomando, se vai a Palermo non toccare le banane" recitava Benigni alias Dante in Johnny Stecchino. Beh se sei allo stadio e sei un giornalista, mi raccomando non toccare il caffè degli sky box, anzi non toccare proprio gli sky box. Così un noto imprenditore fiorentino, che da quando la Fiorentina ha creato il business degli Sky box ne compra sempre uno centrale per sé e per i suoi ospiti, sarebbe stato redarguito per aver ospitato, nell'intervallo per un caffè, alcuni giornalisti che ovviamente conosceva bene e che in quel momento passavano nel corridoio comune, e diffidato a farlo di nuovo. Vietato insomma far entrare nello Sky box i giornalisti, come se il noto imprenditore non lo avesse pagato decine di migliaia di euro (il costo di uno sky box si aggira intorno ai 60mila euro). Il caffè ai giornalisti, si sa, costerebbe evidentemente troppo alla Fiorentina e alla GSport che materialmente gestisce gli Sky box; anche una macchinetta a gettoni (e dunque a pagamento di chi vuole il caffè) evidentemente è troppo (il buffet a dire il vero c'è) e se la partita è noiosa, nessuna possibilità di svegliarsi con un buon caffè nell'intervallo. La sottoscritta, ben inteso, lo beve e lo paga nel bar accanto all'ingresso quasi in un rituale scaramantico, ma nell'intervallo un altro lo prenderebbe volentieri viste poi le ore di lavoro successive alla partita, ma non ci sarebbe neanche il tempo materiale per scendere- con la fila e le scale da fare- a prenderlo. Insomma, chi compra lo Sky box non può ospitare neanche per un minuto chi vuole (neanche ci fosse il daspo) e ai 'poveri' giornalisti non rimane che appellarsi a santo Montella perché le partite siano almeno divertenti, piene di gol e mai soporifere.