Sousa e la "sua" cultura, ma sarà condivisa da proprietà e squadra? A Verona una prima risposta

29.04.2016 23:59 di  Luciana Magistrato  Twitter:    vedi letture
Sousa e la "sua" cultura, ma sarà condivisa da proprietà e squadra? A Verona una prima risposta
© foto di Corrierespione

Sousa-Della Valle, un incontro che s'ha da fare (adattando le parole di Manzoni). Il tecnico intanto lascia la patata bollente nelle mani di Della Valle, lasciando intuire che lui ha detto la sua e da lì sembra non muoversi, ora tocca al patron: "Ho cercato di esporre la mia idea sul piano tecnico e anche sul piano strutturale per una crescita comune. Nella vita è meglio tardi che mai (con allusione alla domanda se fosse tardi aspettare la fine del campionato), ho già parlato spesso di diversi modelli sportivi che hanno altre società. Ma solo quelli che comandano possono definire il modello sportivo che vogliono, io posso avere tutte le mie idee e le ho già trasmesse. Poi però mi devo concentrare sul campo e non posso andare oltre il mio ruolo".

Il tecnico parla di modelli sportivi e di cultura che cerca di trasmettere e che tira in ballo spesso; ma qual è questa cultura di cui si fa portatore? I miei tifosi hanno sempre dimostrato il loro affetto nella storia. Vorrei che i tifosi si potessero identificare con quello che vedono sul campo. Io mi aspettavo di poter incidere sui giocatori e creare un percorso identificativo tra piazza e squadra. Creare una cultura richiede un lavoro continuo. Il mio primo passo è la crescita individuale dei giocatori e di conseguenza dei risultati, infatti abbiamo alzato le aspettative ma sappiamo che sono tanti i fattori che influenzano il rendimento".

Ecco, ma questa cultura della crescita costante e dell'identificazione è davvero condivisa, le parti parlano davvero la stessa lingua? O è una filosofia troppo dispendiosa sia da parte societaria, in termini economici e di pretese (può essere un allenatore a stabilire dalle strategie societarie e dal modello sportivo fino alla rosa e a chi può entrare al centro sportivo?) che da parte della squadra alla quale non bastano le sole parole a far ottenere i risultati e dunque non è più in grado di seguire i dettami del tecnico, avendo perso le sicurezze di pari passo con quegli stessi risultati deludenti? A Verona una prima risposta con il tecnico fiducioso di poter dimostrare di "essere maturati" e di aver fatto un ulteriore passo verso quella mentalità vincente che Sousa ha cercato di portare, a tutti i costi.