Osvaldo intervistato dall'ex: "A Firenze gol e ricordi indelebili, potevo tornare ma... Viola primi per merito e non per fortuna come altri..."

03.10.2015 21:59 di  Luciana Magistrato  Twitter:    vedi letture
Osvaldo intervistato dall'ex: "A Firenze gol e ricordi indelebili, potevo tornare ma... Viola primi per merito e non per fortuna come altri..."
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giacomo Morini

Attualmente lavora in un'agenzia immobiliare a San Niccolò, ma il suo sogno è fare l'inviata sportiva. D'altronde la passione e la competenza per il calcio ad Elena Braccini l'hanno data il padre che collabora tuttora con la Fiorentina e l'ex compagno Pablo Daniel Osvaldo. Così il Corrierespione ha voluto realizzare il suo sogno, facendole fare la sua prima intervista ad un calciatore. A chi? Ma ad Osvaldo ovviamente, con il quale ha un buon rapporto grazie all'amore per le due figlie avute durante la loro storia e che attualmente gioca nel Porto. E la scelta di Osvaldo non è casuale, perché domani sera al Franchi si giocherà Fiorentina-Atalanta, una sfida tra due squadre importanti per l'attaccante italo-argentino, arrivato in Italia grazie al club orobico e che poi ha spiccato il volo in viola. Parola dunque ad una Elena super professionale e al doppio (in questo caso triplo) ex Osvaldo.
"Sono due squadre che per me rappresentano molto - spiega l'attaccante - l'Atalanta è stata la mia prima squadra Italiana, abbiamo conquistato il campionato di serie B con mister Colantuono anche se sono riuscito a giocare soltanto nell'ultimo periodo della stagione perché ci sono voluti ben 4 mesi il mio transfer dall'Argentina. La Fiorentina invece rappresenta per me una fase molto felice della mia carriera, in una squadra importante, una città meravigliosa e ricordo che, sebbene giocassi pochi minuti a partita perché avevo davanti grandi giocatori come Gilardino, Pazzini, Mutu e Bobo Vieri, comunque sono riuscito a fare bene e a fare gol importanti. Ricordo in particolare i due al Livorno al mio esordio in maglia viola ed in serie A, quello alla Juventus all'ultimo minuto che, quando vengo a Firenze, i tifosi viola per strada mi ricordano sempre e quello in rovesciata al Torino che ci ha dato la possibilità di conquistare la Champions League. Poi a livello personale ho trovato un grande amore, perché ho conosciuto la mamma delle mie bellissime figlie, Victoria e Maria Helena, che vivono a Firenze. Perciò questa città la porterò sempre nel mio cuore e sarà sempre un punto di ritorno nella mia vita, principalmente per le mie bambine e anche perché è una città stupenda".
La stupisce il primo posto della Fiorentina? "Sinceramente guardo poco il calcio in televisione, ma ho visto l'ultima partita della Fiorentina contro Belenenses, che è il nostro prossimo avversario nel campionato portoghese, e ho visto che fa un bel calcio. In realtà da alcuni anni la Fiorentina fa un calcio bello da vedere, la squadra di Montella mi piaceva molto, e questa di Sousa mi sembra che abbia un gioco molto simile, offensivo a base di tocchi e verticale. Sicuramente è bello vedere in vetta una squadra che gioca bene a calcio, come è stata la Juventus di Conte, e non altre che hanno solo avuto fortuna nel risultato". Chissà a chi alluderà Osvaldo, che si toglie il classico sassolino....
Nonostante sia andato via da Firenze anni fa, c'è stata più di una possibilità di vederla in viola vero? "Si sono stato contattato più volte dalla Fiorentina in passato ma alla fine hanno fatto altre scelte. Il club ora è cresciuto tanto rispetto a quando giocavo lì, è ancora in crescita e si vede dentro e fuori dal campo. Come dice un tango di Osvaldo Pugliese "non me ne sono mai andato, sempre sto arrivando" anche perché mi mancano tanto le bambine". 
Porta sempre aperta dunque alla Fiorentina. E alla Nazionale ci pensa o è un capitolo chiuso? "La Nazionale è sempre presente nella mia testa, ma prima devo cercare di conquistare più spazio nel Porto e fare bene, poi il resto arriva da solo. Qui mi trovo molto bene, è una squadra importante e sono contento di farne parte. In questo momento mi manca continuità ma è normale, sono arrivato 10 giorni prima dell'inizio del campionato direttamente dalle vacanze mentre i miei compagni si trovavano già nella fase finale della preparazione, quindi mi ci è voluto un po' di tempo a prendere il loro ritmo di allenamento che è molto alto".

 

© foto di Braccini
© foto di Instagram