Mondiali, girone C ai raggi x: la Colombia senza Falcao non convince, gli ivoriani sì

10.06.2014 20:18 di  Luciana Magistrato  Twitter:    vedi letture
Mondiali, girone C ai raggi x: la Colombia senza Falcao non convince, gli ivoriani sì
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© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport

Di Leonardo Petri

Prosegue il viaggio nei raggruppamenti mondiali, primo scoglio da superare per le nazionali. Ecco il Girone C ai raggi x.  Colombia, Grecia, Costa d'Avorio e Giappone, molto piu equilibrio di quanto si possa pensare.

Colombia La Colombia, che per taluni sarà la sorpresa del mondiale, addirittura una squadra da semifinale, arriva in Brasile con grandi ambizioni e forti motivazioni. Ben riposte? Non lo so, c'è qualcosa nei cafeteros che non mi convince del tutto, in primis l'assenza di Falcao. Falcao è un calciatore straordinario, un bomber ma anche un trascinatore, colui che doveva prendersi, e si è preso, nelle qualificazioni la squadra sulle spalle. Senza di lui restano tanti splendidi solisti ma se Jose' Pekerman non riuscirà a farli giocare da squadra non so quante chances reali avrà la Colombia di stupire. Cuadrado, Guarin, Ibarbo, Bacca sono belli da vedere ma quanti palloni ci vorranno quando giocano tutti insieme? E poi la difesa, vecchia, forse troppo. Un portiere di 43 anni, Mondragon, che deve giocare perché è un mito, Yepes, Zapata che non è un fenomeno, Armero idem. Sono curioso di vedere Balanta, un centrale ventenne del River con le caratteristiche del crack.

Costa d'Avorio La Costa d'Avorio sarebbe una grande squadra ma ha i tratti tipici delle squadre africane, l'imprevedibilità. O tutto o niente. Tutto ruota intorno all'eterno Drogba, ma c'è dell'altro, Bony e Gervinho in attacco; Yaya Toure' il miglior centrocampista centrale del mondo, Kolo Toure' dietro,  Tiote'. Per me era meglio quattro anni fa ma resta una mina vagante.

Giappone Il Giappone di Zaccheroni gioca bene a calcio, costruisce dal basso, sposta il pallone con ordine ed ha una squadra, nel complesso, buona. Nessun fenomeno ma una solidità accettabile e la convinzione che il lavoro di Zac stia pagando. Honda, Kagawa, Kiyotake sono giocatori affermati in Europa ma sono tutti trequartisti, manca l'attaccante, colui che concretizzi il dispendioso lavoro della squadra. Si parla bene di Kakitani, ecco se sarà davvero all'altezza anche il Giappoe potrà giocarsi qualche carta.

Grecia Infine la Grecia che ha fatto fuori la Romania nei play-off e che complessivamente non ha nella rose dei 23 un elemento che ti faccia dire, questo spicca dalla normalità. C'è Papastatopoulus in difesa, Kone e Christodolopulos sulla trequarti, Salpingidis è un buon giocatore ma, complessivamente, la Grecia sopravvive col gruppo, con la ferocia con cui i terapeuta i match e si attacca addosso alle squadre avversarie. Saprà e potrà farlo in Brasile? Ne dubito e per me è l'anello debole del girone in cui vedo Costa d'Avorio prima e Colombia seconda.