#DilloACognigni, il tormentone di Sousa ha la sua chiave di lettura

14.05.2016 16:00 di Luciana Magistrato Twitter:    vedi letture
#DilloACognigni, il tormentone di Sousa ha la sua chiave di lettura

"Dillo a Cognigni" (hastag #DilloaGnigni) è sicuramente il tormentone di questo mese di maggio e, forse, lo sarà anche dell'estate. A lanciarlo è Paulo Sousa che ancora una volta, nell'ultima conferenza stampa al Franchi, si è appellato al presidente esecutivo. Paulo Sousa non va mai al punto, se non girando intorno alle parole "ognuno ha le sue responsabilità, Cognigni che è al vertice della piramide è più responsabile di tutti noi perché le scelte sono le sue. Così ci ha detto nella riunione dicendo che sarà più presente" ma a leggere tra le righe appare chiaro che Sousa ha capito di aver perso una stagione a parlare con persone che non contavano granché. E che da adesso in poi l'unico tramite tra lui e il comparto sportivo sarà lui. Un filtro al contrario insomma: se prima le sue richieste e le sue esigenze il portoghese le faceva agli uomini di mercato presenti in sede (fin troppi) e quelle richieste si perdevano sulle tante scale che portavano al vertice della piramide, ora è Cognigni che ascolta le sue richieste e, se accettate dalla proprietà che lui rappresenta, le girerà al comparto sportivo. In quest'ottica va intesa anche l'email (si, una email come in un'azienda) che Sousa ha mandato a Cognigni per le sue richieste in vista del ritiro, con le due opzioni: preliminari o meno. Ora un'altra chiave di lettura è che dalla risposta del presidente esecutivo (in partenza per la Cina con i Della Valle) si capirà quante e come la società è disposta ad accontentare. Il che vale a dire: nulla è deciso neanche sul tecnico nonostante le rassicurazioni dello scorso fine settimana. E un caso Conte bis (confermato ma che poi lasciò prima dell'inizio della stagione) è sempre all'orizzonte. Così come per il direttore sportivo. Si continuerà a dare fiducia ad un ds (con il contratto scaduto) passacarte ma che, per colpe sue, dei suoi collaboratori e del direttore generale (come nel caso di Milinkovic Savic) è andato incontro ad alcune figuracce ed in questa stagione -in particolare a gennaio - ha fatto un mercato non all'altezza delle aspettative o si virerà su un dirigente dalla forte personalità in grado di prendere anche qualche decisione e responsabilità? Il nome è quello di Corvino, ormai è noto, che a metà settimana avrà un nuovo colloquio con il Bologna. Così quando i Della Valle e soprattutto Cognigni torneranno dal viaggio asiatico  avranno le idee più chiare anche in quel senso.