PIÙ CARBONE CHE CIOCCOLATA
Si vede che la Fiorentina non è stata tanto buona perché la Befana sembra aver portato più carbone che cioccolata. Alla seduta a porte aperte al Franchi stamattina ha portato appena un migliaio (scarso) di tifosi, poco entusiasmo e pochi cori (Kalinic e il probabile addio neanche preso in considerazione: c'è stata la più totale indifferenza verso l'attaccante) e soprattutto qualche tegola, come l'influenza che ha bloccato Maxi Olivera (rimasto comunque in palestra) e soprattutto la distorsione alla caviglia che ha fermato Borja Valero dopo mezzora di torello. Lo spagnolo è stato così costretto a uscire dal campo zoppicando e accompagnato da un membro dello staff medico. Una tegola appunto, in attesa del responso medico, ma la prima diagnosi fa prudentemente pensare ad un'altra assenza domenica prossima. Anche perché dopo sette giorni arriva la Juve contro la quale serviranno i migliori giocatori nelle migliori condizioni (ma mercoledì c'è anche il primo turno di Coppa con il Chievo).
E tornando alle mille persone scarse sugli spalti, va riconosciuto che con questo freddo e con le manifestazioni della Befana in giro mille erano comunque abbastanza e, alla luce del torello e basta visto nell'ora di allenamento erano anche troppe. Aprire le porte ieri per l'amichevole, pur con la Primavera, sarebbe magari stato più rispettoso (certo Sousa non voleva svelare quanto provato...) perché stare un'ora a vedere il nulla è sinceramente da...eroi. D'altronde sono passati i tempi che Sousa e il suo staff regalavano cuori coreografici, anzi stavolta i coraggiosi tifosi non hanno avuto neanche palloni -a volte lanciati - né maglie o autografi visto che i giocatori hanno salutato (quello sì) e se ne sono andati subito con il solo Gonzalo a far calciare il suo piccolo Ian e i portieri a trattenersi qualche altro minuto.. Insomma un po' di carbone a società e squadra per questa scelta personalmente la darei perché danno l'idea che le porte aperte sono un peso e non una gioia da condividere con i tifosi (basti pensare ai 10mila tifosi per l'amichevole Torino-Monza...).
L'unico cioccolatino la Befana l'ha riservato a Giancarlo Antognoni visto che nella nottata è stato affisso un lunghissimo striscione sui cancelli del Franchi che recita "Nel firmamento di Firenze torna a brillare una magica stella. Forse non la più grande di sicuro la più bella. Bentornato a casa magnifico capitano". Un messaggio di bentornato al quale lo stesso Antognoni ha voluto rispondere via social, perché allo stadio lui, come già annunciato, non c'era. L'unico dirigente presente infatti era Corvino pressato dai giornalisti che gli hanno fatto scappare sì qualche imprecazione alla domanda su Seferovic ma non il sorriso, nonostante il telefono bollente.