
Tra un paio di giorni sarà operato al crociato Amhed Hegazy, lo sfortunato difensore egiziano che si è rotto il ginocchio durante un semplice allenamento del lunedì. E quello di Hegazy è sicuramente il più grave di una serie di infortuni subiti dai giocatori viola. Vediamo allora in quali mani sono i calciatori gigliati, a partire dallo staff medico fino ai consulenti e agli specialisti cui si affida la società. Quando un giocatore arriva alla Fiorentina, è il professor Giorgio Galanti (responsabile scientifico e dei rapporti con l'Università) a dare l'idoneità dopo le accurate visite mediche nel centro di medicina sportiva di Careggi; anche se molti giocatori viola, quest'anno, hanno sostenuto una parte o tutte le visite alla clinica privata Fanfani (anche per motivi di spazio e tempi dell'ospedale stesso). Il professor Galanti, cardiologo, oltre ad essere lo specialista in questo campo, segue comunque costantemente le situazioni dei giocatori viola. Durante il campionato, invece, i giocatori sono seguiti quotidianamente dallo staff medico il cui responsabile è il dottor Paolo Manetti, medico dello sport. Con lui lavorano a stretto contatto i medici sociali Luca Pengue (già medico sociale della Roma, voluto da Montella e Pradè) e Jacopo Giuliattini e i masso-fisioterapisti Mauro Citzia, Maurizio Fagorzi, Stefano Dainelli e Daniele Misseri e il fisioterapista Francesco Tonarelli. C'è infine un preparatore atletico che si occupa in particolare del recupero degli infortunati, Damir Blokar.Quando però l'infortunio richiede uno specialista (non solo nel caso delle operazioni), la Fiorentina si avvale di suoi consulenti, a meno che l'entourage del giocatore ne voglia uno di sua fiducia, come accaduto per l'operazione di Jovetic che scelse il professor Ulrich Boenish ad Asburgo. O ancora Frey per la prima operazione si rivolse al professor Jaeger in Belgio. Per la seconda, nel 2010, si affidò invece a Giuliano Cerulli, sotto le mani del quale, tra Arezzo e Perugia, sono passati fior di campioni.

Anche la Juventus si affida costantemente al professor Cerulli che tra i suoi pazienti ha avuto, solo negli ultimi tempi, Cannavaro, Sissoko, Burdisso, Marilungo, Trezeguet, Felipe Melo, De Ceglie e, per non limitarsi al calcio, addirittura Howe. Ma la Fiorentina si affidava a lui già ai tempi di Batistuta e, per citare i più recenti, ha rimesso in sesto Mario Santana, che dopo l'operazione, correva più di prima. L'altro specialista è Pier Paolo Mariani che a Villa Stuart a Roma si prende cura di Totti e compagni, di molti laziali e da ultimo ha operato il doriano Maxi Lopez;

tra i viola ha effettuato l'intervento anche su Adrian Mutu mentre l'ultimo viola seguito in ordine di tempo è Michele Camporese (anche se poi è ricorso ad uno specialista per tendinopatie di cui diremo dopo). L'ultimo consulente ortopedico infine è il professor Francesco Giron, della clinica ortopedica di Careggi, che ha assistito Boenisch in occasione dell'operazione a Jovetic e che ha operato ai legamenti lo stesso Mutu e Castillo, tra gli altri. Per le caviglie, invece, la Fiorentina si affida, come nel caso di Vargas e Montolivo, al professor Cornelis Van Dijk di Amsterdam. Per le tendinopatie, sempre delicate e difficili da curare, il consulente, che ha controllato da ultimo anche Aquilani, è il professore napoletano Nicola Maffulli la cui carriera si divide tra l'Ateneo salernitano e la Queen Mary University di Londra (dove è stato visitato nei mesi scorsi il centrocampista viola). Michele Camporese, dopo un protocollo del professor Mariani, si sta invece curando proprio in questi giorni a Monaco, dal professor Wolfahrt, anche medico sociale del Bayern e della nazionale tedesca. Visto l'infortunio grave dell'altro difensore Hegazy la speranza è che questi tre giorni di cure specifiche restituiscano Camporese veramente guarito; il pisano si trascina il problema della tendinopatia rotulea dallo scorso campionato, ma Wolfahrt ha rimesso a nuovo anche Ribery (affetto da tendinopatia cronica). Infine per quanto riguarda la neurochirurgia la Fiorentina si affida all'equipe guidata dal professor Ammannati sempre di Careggi, che ha seguito anche Luca Toni dopo la commozione cerebrale per la testata con Glik. Insomma, tutti professionisti di prim'ordine anche se si spera di non averne più bisogno.