Un giovane, una scommessa, un investimento per il futuro. E stavolta a scommettere sul giovane attaccante croato Ante Rebic è addirittura il presidente esecutivo Mario Cognigni. Almeno così ha voluto presentarlo il club manager Vincenzo Guerini. Cosa avrà colpito così tanto Mario Cognigni, visto che gli operatori di mercato e gli osservatori della Fiorentina sono altri, non è dato saperlo, Guerini liquida la domanda con una battuta (informale ovviamente) "a stare con me due anni si impara molto, ma piace molto al presidente è vero". Molto probabilmente Cognigni, trattando personalmente con il procuratore Ramadani, si è anche fidato del giudizio dell'agente che sugli attaccanti di sicuro ha un buon fiuto: Jovetic, Ljajic, Seferovic sono tutti della sua scuderia. Certo c'è da immaginare che il giocatore, una volta svezzato e lanciato nella Fiorentina, sarà ceduto, come tutti gli altri assistiti di Ramadani. Ma il giochino vale la candela o, per meglio dire, tanti milioni per le casse della Fiorentina. Quindi fidiamoci del fiuto di Ramadani e, di conseguenza, di quello di Cognigni che forse ha anche voluto ripetere un'operazione simile a quella che portò Savic in viola per scontare il prezzo di Nastasic. In questo caso non viene dallo stesso club ma è quasi una compensazione per la cessione di Ljajic. Un'altra lettura è che, chiunque vada in sala stampa ultimamente, voglia rendere merito a Mario Cognigni, chissà che non debba ridiscutere anche lui il contratto... Certo sul mercato, accanto a due direttori come Pradè e Macia, evidentemente "three is meglio che one" o, in questo caso, che two e inoltre sembra l'unico, a parte Della Valle, a tenere testa a Ramadani. Tornando a Rebic, il giocatore, 19 anni appena, sembra già sapere il fatto suo in campo e descrive così le sue qualità: "Forza, velocità e aggressività, gioco esterno ma in Nazionale anche centravanti". Beh dal fisico e dal piglio non stentiamo a crederci e, per dirla con il collega Sandro Rialti, sembra "Bobo Vieri prima maniera". Come Bobone infatti poche parole, spesso dettate dal dirigente dello Spalato che lo accompagnava, e poco accomodanti sui suoi più illustri colleghi "Jovetic, Ljajic e Seferovic chiii??" ha praticamente detto di fronte alla domanda di cosa gli piaceva di questi giocatori. E nonostante in patria ne parlino come del nuovo Alen Boksic (attaccante croato ex Lazio) lui va in dribbling: "Ero troppo giovane per conoscerlo, l'ho visto solo in tv dopo". Come dire preistoria per lui. Solo su Batistuta, del quale porta il numero sulla maglia, ha una certa reverenza "ho preso il numero perché ce l'ho anche in Nazionale ma ora che lo so cercherò di esserne degno. Comunque lui, Boksic e il mio nuovo compagno Gomez sono giocatori importanti, io devo ancora dimostrare tutto e quando entrerò nei meccanismi della squadra, della città e dei tifosi tutto andrà da sé". Ecco, bravo. Ai tifosi interessa solo che il giocatore continui a fare gol come l'ultimo in Nazionale Under 21 croata, effettivamente molto bello. Intanto con Rebic a Firenze arriva anche un'altra bella wag, la giovane fidanzata. Una brutta notizia per le tifose fiorentine che avevano subito apprezzato la bellezza del croato.