Vargas si abbassa lo stipendio, resta viola e segue una tabella di lavoro ad hoc

02.09.2013 21:05 di  Luciana Magistrato   vedi letture
Vargas si abbassa lo stipendio, resta viola e segue una tabella di lavoro ad hoc
Sarà stata la Fi-Pi-Li intasata a convincere a non accettare la destinazione Livorno o il poco appeal del club labronico. Sta di fatto che Vargas rimane ancora un giocatore viola. Così anche Olivera che non ha avuto richieste. Le parole giuste per Vargas le spende l'ad Mencucci: "Vargas ha fatto due mesi di allenamento importanti, adesso ha capito gli sbagli che ha commesso e potrà essere un'arma in più: si è allenato molto bene". Tutto vero, sia i tanti errori commessi che il fatto che Vargas voglia rimettersi in discussione a Firenze. Brava la società a ridefinire però le cifre dell'ingaggio: troppo 1,3 milioni netti per un giocatore nelle sue condizioni e il giocatore lo ha capito ed è pronto ad abbassarsi lo stipendio. Vargas comunque si è messo sotto a lavorare sodo, anche per smaltire i chili in più con cui si presenta ad ogni ritiro, seguendo una tabella ad hoc stilata dal preparatore atletico viola. Anche a Genova, la scorsa stagione, comunque, acquistò un fisique du role niente male... Quando sarà pronto, sarà reintegrato in rosa. E chissà che non diventi un'arma in più per la Fiorentina. Vargas, quando arrivò a Firenze, era un signor giocatore che Zenga a Catania aveva trasformato in esterno d'attacco e che Prandelli valorizzò in quel ruolo (da terzino copriva poco). Poi la crisi coniugale, la coniglietta, le troppe uscite notturne e qualche bicchiere di troppo lo hanno fatto perdere, con l'incidente con la Porsche insieme al cugino che rappresenta il punto più basso della sua esperienza fiorentina. Lo scorso anno Montella lo portò in ritiro e gli mise anche la fascia da capitano in una occasione, lui lo ricambiò con tanto nervosismo di cui fece le spese Ljajic durante un allenamento. Per questo fu poi ceduto al Genoa che però non lo ha riscattato. Se il peruviano dimostrasse di aver davvero messo la testa a posto e dovesse tornare quello di una volta nonostante qualche anno in più (sarà azzardato anche solo pensarlo?) con lui e Cuadrado sulle fasce sai che spettacolo, non ce ne sarebbe davvero per nessuno. Visto che i moduli che Montella vuole utilizzare sono tre, Vargas può essere utile come mezzala in mediana o esterno del 4-3-3. Olivera invece si stava già allenando con il gruppo quindi starà a Montella di volta in volta capire se può essere utile per far rifiatare qualche centrocampista. Certo è che in quel ruolo c'è abbondanza e sarà difficile trovare spazio ma con tre competizioni, squalifiche e possibili infortuni (scongiuri a parte) c'è sempre bisogno di forze fresche. Inoltre Olivera, con altri due uruguaiani in rosa, sembra essere un buon collante per lo spogliatoio. Certo, all'estero il mercato prevede delle appendici in cui tutto può accadere. Infine il mercato ha riservato un'ultima sorpresa, la permanenza di Neto in porta, un po' per scelta un po' per necessità (visto che Julio Cesar non è arrivato e altri erano sullo stesso piano di Neto). Non avere più la spada di Damocle del mercato, il fantasma di Viviano (definitivamente all'Arsenal) e soprattutto quello di Julio Cesar potrebbe dare ancora più sicurezza al giovane brasiliano, sul quale Montella ha sempre dato fiducia. Se Neto si confermasse il portiere visto contro il Genoa, dove oltre alla sicurezza nelle uscite ha sfoggiato cinque grandi parate, la Fiorentina sarebbe in una botte di ferro con lui. Sperando invece di non rivedere il Neto contro il Grasshopper. Ma non illudiamoci troppo, il portiere perfetto non esiste, lo hanno dimostrato le papere di cinque portieri nel week end con in testa grandi nomi come Buffon e Reina. image