Giocatori invecchiati ridicolizzati, ma Antognoni e i viola dimostrano che a Firenze si invecchia bene

Su repubblica.it (riprendendo quanto pubblicato su giocatoriinvecchiati.tumblr.com) ci giocano su, ci giocano sulla pelle delle ex glorie pallonate, ci giocano con dosi estreme di sadismo, sadismo unilaterale perché il giochino del prima e dopo si potrebbe fare coi giornalisti, insomma con chiunque, certo coi calciatori fa più effetto perché si tratta di ex divi, osannati un tempo dalle folle sugli spalti, derisi oggi sulle pagine internet che li ritraggono vittime dell'inesorabilità del tempo. Curiosità a parte, come quella certificata da Schachner ovvero che si possa nascere coi ricciolini fitti fitti per poi avere i capelli lisci negli anni della maturità, resta appunto l'inesorabile vittoria del tempo sulle velleità degli uomini, uomini d'ogni regione del globo peraltro, d'ogni razza e condizione. E il calcio per loro non fu salvezza. Ma ai colleghi segnaleremmo qualche caso che volentieri avremmo visto nel loro inelegante elenco delle miserie umane (assieme alle foto degli autori, sia da giovani che da vecchi), qualche caso simbolico di giocatori viola teso a dimostrare che l'aria  di Firenze indubbiamente fa bene, quello più clamoroso è Giancarlo Antognoni giunto l'anno scorso alle 60 primavere più bello di quando n'aveva 20 o 30, ma che dire di Giovanni Galli? Un uomo al quale la vita ha riservato prove titaniche che non gli han disegnato rughe soverchie in viso. O Di Chiara... E Massimo  Orlando? Lui ben più giovane dei due precedenti, ma in grandissima forma spiccando il balzo degli anta. Come si dice in tali casi, sarà l'aria, sarà l'acqua, saranno tutte le bellezze artistiche concentrate in opaco spazio, tant'è che basta farsi due passi con Ardico Magnini -si può farlo tranquillamente in zona S. Jacopino dove vive l'ex viola- per capir che vivere a Firenze fa bene e salvaguarda l'atleta dal finire in futuro in quei tristi e sadici elenchi della serie 'guardate come sono finiti'….

Stefano Prizio