La Lazio si conferma bestia nera, Fiorentina ko. Squadra brutta, solo Pepito l'accende ma non basta

09.01.2016 20:00 di  Luciana Magistrato  Twitter:    vedi letture
La Lazio si conferma bestia nera, Fiorentina ko. Squadra brutta, solo Pepito l'accende ma non basta
© foto di Corrierespione

Ci sono squadre che rappresentano delle bestie nere per le altre. E la Lazio lo è di sicuro per la Fiorentina, con il Franchi espugnato ancora una volta per 3-1 al termine di una brutta gara, dove si è vista l'ombra della bella squadra fin qui ammirata che salva la faccia solo grazie ai guizzi di Pepito inserito al 28' del secondo tempo per un inguardabile Mati. Addio anche al titolo d'inverno, senza dover aspettare il risultato dell'Inter domani ma soprattutto dispiace non aver visto la solita Fiorentina. Con Bernardeschi squalificato e Ilicic acciaccato Sousa mette Kuba esterno e Mati trequartista e si capisce subito che Kalinic non dialoga bene con loro. se poi ci metti un centrocampo che subisce quello laziale e le voragini in difesa il gioco è fatto. Nel finale di primo tempo infatti Keita buca la porta di Tatarusanu ma la Lazio già tre volte aveva tirato in porta. Nella ripresa i biancocelesti si chiudono in difesa e la Fiorentina ci prova trovando qualche timida occasione, solrattutto dopo l'ingresso di Pasqual per un inguardabile Kuba al quale la volontà non basta. Ma è solo dal 28' che la squadra si accende grazie all'ingresso di Rossi. Un paio di fiammate sue e dei comoagni ma è la Lazio a raddoppiare con l'odiato Milinkovic-Savic. Una beffa che Roncaglia rende momentaneamente meno amara. Un fuoco di paglia il 2-1 nel lungo recupero perchè Felipe Anderson con gli equilibri in campo e la Fiorentina tutta in attacco addirittura segna il terzo gol.  

LE AZIONI Al 5' subito una punizione dal limite: Mati dà l'illusione del gol ma la palla è sull'esterno. Quasi alla mezz'ora la Lazio inizia a spingere e trova due buone occasioni. Al 27' infatti Keita sfugge a Roncaglia e spara su Tatarusanu, attento nell'occasione a chiudere. Un minuto dopo il quasi viola Milinkovic-Savic s'infila tra le linee e tira a botta sicura ma di poco fuori. Al 31' sullo sviluppo di un angolo ancora il giovane serbo costringe di testa Astori al salvataggio sulla linea, in angolo oltre la traversa. Al 44' tiro dalla distanza di Vecino che Berisha blocca senza problemi, sull'azione successiva buco centrale con Djordjevic che beffa Roncaglia e serve Keita libero di tirare. Nella ripresa Sousa mette Pasqual per Kuba, spento, e sposta Alonso a destra. All'11' è proprio lo spagnolo ad avere il primo tiro in porta ma la traiettoria è larga. Al 13' tegola per i viola con Badelj che si infortuna ed esce in barella, al suo posto arretra Borja il cui posto è preso da Ilicic partito dalla panchina per la stanchezza già accusata a Palermo. La Fiorentina si rivede in attacco, con la Lazio chiusa dietro, e al 13' Mati riesce a tirare in porta ma la traiettoria è di poco alta. Al 27' Sousa fa l'ultimo cambio,togliendo un imbarazzante Mati e inserendo Pepito. La partita così improvvisamente si accende e un minuto dopo proprio Rossi impegna in una parata Berisha. Al 29' cross di Pasqual in mezzo, Parolo salva in angolo e sullo sviluppo ancora il giocatore azzurro sbroglia rischiando l'autogol. La Fiorentina guadagna angoli a ripetizione ma non riesce a trovare la rete. Al 32' su un cross di Pasqual Kalinic si scontra con Mauricio e Berisha para agilmente. Al 40' la Lazio ha una buona occasione ma Matri lo sbaglia sparando su Tatarusanu. Due minuti a tinte viola, ancora con Rossi al 42' ma è bravo Berisha a respingere, un minuto dopo Alonso di testa manda alto prima del gol beffa di Milinkovic-Savic. Già proprio lui. E nel recupero Roncaglia con la complicità di saponetta Berisha accorcia il risultato. Non serve a nulla visto che Felipe Anderson fissa il risultato sul 3-1 per i laziali.