Fiorentina senza identità ma io sto con Sousa e credo nei miracoli

22.09.2015 10:57 di  Leonardo Petri  Twitter:    vedi letture
Fiorentina senza identità ma io sto con Sousa e credo nei miracoli

Nove punti in tre partite sono un risultato che va oltre ogni aspettativa, soprattutto per il livello del gioco espresso, assolutamente insufficiente.  L'avvio di stagione viola pone interrogativi, stimola riflessioni e, come sempre, Firenze si divide fra chi accetta le vittorie con passione ed ottimismo, sperando che la Fiorentina possa crescere col gioco e chi resta scettico, convinto che i margini di crescita siano pochi ed il calcio di Paulo Sousa semplice ed utilitaristico. Le tre vittorie in realtà cozzano con le due sconfitte, subite guarda caso contro le due squadre più attrezzate e organizzate delle cinque affrontate, Torino e Basilea. Ma come gioca la Fiorentina? Al momento chi lo capisce è bravo. Io, ad esempio, non l'ho ancora capito. Mi pare, onestamente, manchi un'idea, un progetto di squadra. Vedo che la squadra se va in vantaggio si raccoglie dietro la linea della palla, vedo il lavoro dell'attaccante in pressing, vedo l'abnegazione degli esterni e il lavoro di un gruppo coeso ma al momento mi sfugge a cosa debba portare tutto questo. La Fiorentina di Montella la si rivonosceva ovunque, questa per ora è semplicemente senza identità. Ma io sto con Paulo Sousa, costretto a lavorare con una squadra indebolita e addirittura scoperta in alcuni ruoli. Per confermarsi ai livelli degli scorsi anni servirà un miracolo sportivo e, nonostante il mio scetticismo, l'inizio è promettente quindi, fino a prova contraria, perché non credere ai miracoli?