Solito film ed ora dal conclave uscirà un tecnico a cui andrà bene questa squadra

Firenze ha deciso di non smentirsi neppure stavolta e sta riproponendo tutti i cliché tipici del terzo anno del progetto dellavalliano. L'allenatore cattivo che se ne vuole andare, la proprietà stupita e tradita, il presidente silenzioso che trama dietro le quinte, i soliti cantori bene informati che ci distribuiscono la suprema verità e un popolo viola che, ancora una volta, tende a dividersi, favorendo le operazioni di disinformazione. Siamo alla sostituzione di Montella e i cinque cervelli che quotidianamente si confrontano in sede ancora, a quasi quarantott'ore dall'esonero, non sono riusciti a ufficializzare un sostituto. Prade', Rogg, Pedro Pereira, Angeloni, Cognigni con l'appoggio esterno di Ramadani, Adv, Ddv me li vedo in un continuo scambio di pareri su linee telefoniche roventi. Paulo Sousa si, ma anche no, meglio Donadoni, Ventura non è il caso, ma qualcuno Spalletti lo ha sentito? Il problema è che, verità o no, il clima percepito fra i tifosi è proprio questo. Ormai le vicende viola sono trattate con ironia, sarcasmo, rassegnazione, basta muoversi in città per comprenderlo. E dopo l'allenatore verrà la questione Salah e già ho cominciato a leggere ed ascoltare i ventriloqui del club sostenere come l'egiziano voglia andare a guadagnare di più. Tutti quelli che se ne vanno verranno bollati come traditori ma poi sento e leggo che persino Paulo Sousa avrebbe dei dubbi sul progetto tecnico e chiederebbe un profondo rinnovamento. E questo ovviamente ne mette in dubbio l'arrivo perché dal conclave viola uscirà un tecnico a cui andrà bene questa squadra, con qualche scambio e qualche ritocco ed il nuovo rilancio proclamato da Andrea in persona e benedetto dall'inchiostro e dalla voce dei soliti amici fedeli negli anni.