Troppe gare e troppo turnover per i viola, dagli interpreti non si può sempre prescindere per questo servono altri titolari

23.03.2015 17:27 di  Leonardo Petri  Twitter:    vedi letture
Troppe gare e troppo turnover per i viola, dagli interpreti non si può sempre prescindere per questo servono altri titolari
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport


La Fiorentina negli ultimi due mesi ha fatto grandi cose, vincendo due volte a Roma contro la Roma, battendo la Juve a Torino, eliminando il Tottenham dall'Europa League ed espugnando il campo dell'Inter dopo quindici anni. Nello stesso periodo i viola hanno perso a Roma contro la Lazio, pareggiato in casa col Torino e in trasferta sul campo del Genoa e dell'Udinese. C'e poco da fare le coppe prosciugano le energie nervose, generando stanchezza fisica che rende difficile tenere botta su tutti e tre i fronti. Io ho sempre pensato che la Fiorentina non avesse la rosa per poter competere su tre fronti e, onestamente, nonostante il match di Udine e il sesto posto in campionato, sono ancora stupito in positivo del rendimento della squadra di Montella. In campionato mi aspettavo molto peggio. E allora mi pongo una domanda, è proprio necessario tutto questo turnover esasperato? Contro il Milan al Franchi Montella ha iniziato la gara con una squadra inedita e alcuni giocatori in ruoli addirittura in controtendenza con le stesse convinzioni del tecnico (Richards nella difesa a tre ne è l'esempio più clamoroso). A Udine non capisco la scelta di tenere fuori per un'ora Salah e preferire Kurtic a Mati Fernandez. Oltretutto in una giornata che precede la sosta di campionato. L'andamento della partita ha dimostrato che Salah, come sempre peraltro, sarebbe potuto essere un fattore ben più incisivo con maggiori minuti a disposizione. Montella mi ha totalmente conquistato in questa stagione ma credo debba limare qualche aspetto del proprio carattere che influisce sul modo di mandare in campo la squadra. Non voglio parlare di presunzione ma certo intravedo nel tecnico una certa tendenza a credere che il proprio meccanismo di gioco possa prescindere dagli interpreti, anche i più importanti. Temo che Montella non la pensi così ma io ho il sospetto che sia stato l'arrivo di Salah a cambiare la Fiorentina da gennaio ad oggi, non il modulo. Tanto più che la Fiorentina resta una squadra molto migliorabile nella gestione delle gare. Anche ieri, quando i viola hanno subito l'ennesimo gol con difesa schierata, con un pallone che sfila davanti alla porta senza che nessuno riesca a sventare la minaccia. Non solo questo però, perché ogni volta che l'Udinese superava la metà campo poteva segnare e su questo una squadra importante come la Fiorentina ha ampi margini di miglioramento. Mi auguro ovviamente che la Fiorentina possa conquistare un trofeo ma il mio giudizio non si modificherà comunque, la stagione resta ottima e si è gettato le basi per un definitivo salto di qualità, che solo la proprietà potrà però rendere reale, investendo in estate in un grande centrocampista di livello internazionale e in un esterno in grado di elevare il tasso tecnico del gruppo. Due titolari per crescere e poter pensare, realisticamente, di competere su tutti i fronti.