Troppi errori individuali e esercizi di estetica, così si può vincere solo qualche tappa

29.04.2015 22:52 di  Leonardo Petri  Twitter:    vedi letture
Troppi errori individuali e esercizi di estetica, così si può vincere solo qualche tappa
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© foto di Federico De Luca

È probabile che qualcuno pensi e sostenga anche che la Fiorentina abbia giocato bene, forse un'ora, un tempo, una mezz'oretta.  Ci sarà senz'altro chi sosterrà che hanno deciso gli episodi, il rigore sbagliato, l'inesistente punizione da cui è nato il gol dell'1-1 e non so che altro. A me, onestamente, pare che questa squadra, questo club e questo ambiente siano inesorabilmente destinati alla sconfitta, magari vinceranno qualche tappa, qualche bel match ma difficilmente un trofeo (e spero di sbagliarmi in EL). Troppo velleitario il modo in cui questa squadra protegge la propria porta, troppo distratti i singoli e basta osservare i disarmanti errori individuali sui gol juventini per capire di cosa parlo. Per la Fiorentina sembra che il gioco del calcio sia qualcosa fine a se stesso, di effimero, un puro esercizio di estetica, se poi arriva anche il risultato meglio ma se non arriva sarà per la prossima volta. Tanto il tecnico è bravo, la squadra gioca bene, il gruppo è serio e professionale, la proprietà importante. Di questo si compiace Firenze, di inutili orpelli che riempiono un vuoto, quello delle vittorie. Io sono il primo ad aver apprezzato certe prestazioni e certi successi ma la classifica adesso è troppo brutta per avallare oltre questa discontinuità improduttiva. E non vorrei parlare di singoli. Le disattenzioni dei vari Gonzalo, Savic, Basanta e Alonso sono evidenti, come l'inconsistenza di Aquilani e la velleitarismo di Mati. Quanto a Gomez, mi limito a dire che ha fatto pressoché sempre il contrario del giusto. Adesso, dopo questo quarto ko, per 3-2 a Torino, resta solo da salvare la stagione e non parlo di vincere l'EL ma conquistare l'obiettivo molto minimale di un piazzamento europeo.